“Ciascun credente è un Cristo iniziale e incompiuto” (Ermes Ronchi)
“Io non sono / ancora e mai / il Cristo / ma io sono questa / infinita possibilità”.
(Davide M. Turoldo)
La nascita di Dio fatto carne è una provocazione
è una sfida è un invito è un farsi vicino all’uomo,
perché finalmente il sogno dell’uomo si possa realizzare : crescere smisuratamente, diventare come Dio !
Prima l’uomo non conosceva la strada : nella sua illusione ne aveva tentate (e ancora tenta di percorrerne) tante, per realizzare finalmente la grande scalata al vertice supremo, alla felicità assicurata, alla pienezza della autorealizzazione.
Con il Natale è Dio stesso a scendere sulla strada e a suggerire il percorso. E ha indicato proprio quel cammino che l’uomo aveva rifiutato e continua ad escludere.
Perché l’uomo ha sempre pensato che la strada fosse dal basso verso l’alto, dalla piccolezza alla grandezza, dalla povertà alla ricchezza, dalla sottomissione alla potenza, dal dover subire alla prepotenza, dall’oscurità alla notorietà, dalla miseria al lusso, dal non contare alla riconoscibilità e al prestigio, dall’essere inerme alla violenza, dal dover subire all’oppressione, dalla dipendenza all’autonomia, dallo schiacciamento alla potenza, dal nascondimento forzato alla fama e all’esibizionismo….
Ed ecco l’uomo proiettato verso le conquiste per evadere da quel le strettoie e da quei vicoletti in cui si è cacciato e dove è stato costretto a vivere. L’uomo si lancia nella ricerca spasmodica di conti in banca, record mondiali, oggetti che sono o si vogliono far diventare status symbol , premi Oscar, premi Nobel, recensioni, riconoscimenti negli articoli su riviste e giornali, citazioni nelle riviste scientifiche, entrare nei raggiungere record mondiali , guinness dei primati, ecc. ecc. Da travet a star internazionali, ecc.
Finito il tempo delle illusioni, è tempo di guardare una grotta, a Betlehem . Sognavamo di uscire dalla morsa della massa, di passare dalla insignificanza all’indispensabilità, dal tran tran alla grande festa,
dalla periferia alla metropoli.
La storia conosce una marea di illusioni e di delusioni. Appena si pensa di aver raggiunto il traguardo, si fa bruciante la consapevolezza di avere in mano un pugno di mosche. Ed ecco l’uomo costretto alla fatica di Sisifo. E si ricomincia individuando altre strade, costruendo altri progetti, imbarcandosi in altre avventure, afferrandosi ad altre illusioni.
E l’umanità ha pagato gli enormi e ripetuti errori. A Natale sentiamo parlare di Gesù. A chi l’ha accettato ha dato la possibilità di diventare figlio di Dio.
Figlio di Dio ! Toh ! Ma non volevamo la stessa cosa ?
Ora sì che si apre uno spiraglio di cielo, e viene illuminato un traguardo, e appare concretamente alla nostra portata il sogno irraggiungibile….
L’Eterno si è immerso nel tempo,
l’Infinito si è chiuso nello spazio,
l’Onnisciente è diventato un bambino che apprende,
il Signore un suddito,
il Creatore dei mondi un bisognoso di cibo, di calore, di amore….
Accènditi, accogli, incamminati. Sii tu dono, regalo, albero, luce, famiglia, festa, cibo
Giuseppe Impastato S.I.
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